lunedì 27 gennaio 2014

Giornata della memoria 2014

"La vergogna che (...) non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa."
(Primo Levi, I sommersi e i salvati)


Vilnius, Museo ebraico Gaon de Vilna


photo by isi

venerdì 10 gennaio 2014

Potranno mai le mie parole

Mestre, Teatro Toniolo
10 gennaio 2014



"sposa
domani ti regalerò una rosa
gelosa d'un compagno non voluto
temuto
stesa
caldissima per quell'estate accesa
fanatica per duri seni al vento
io tento
tanto
quell'orso che ti alita accanto
sudato che farebbe schifo a un piede
non vede
dorme
tapino non le tocca le tue forme
eppure è ardimentosa la sua mano
villano



potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa

chino
su un lungo e familiar bicchier di vino
partito per un viaggio amico e arzillo 
già brillo
certo
perché io non gioco mai a viso aperto
tremendo il mio rapporto con il sesso
che fesso
piango
paludi di parole fatte fango
mi muovo come anguilla nella sabbia
che rabbia
rido
facendo del mio riso vile nido
cercandomi parole dentro al cuore
d'amore

potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa


pare che coppie unite solo con l'altare
non abbian mai trovato le parole
da sole
forse
domani che pianissimo le morse
del matrimonio ti attanaglieranno
potranno

potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai le mie parole esserti da rosa
sposa
potranno mai...


Max Gazzè, Il timido ubriaco (versione unplugged)


photo by isi

mercoledì 1 gennaio 2014

2014 - a sud




"Le direbbe: parti, vai a sud. Il più a sud possibile. In un posto dove il mare abbia il colore che ti accarezzi e ti faccia bene. In un posto dove ci sia solo una locanda, un ristorante con il pesce appena pescato, un vino bianco senza etichetta che magari sa un po' di resina. Un posto dove sedersi a guardare il tramonto... O magari l'alba. Un posto dove chiudere gli occhi al sole e lasciar parlare il corpo, e ascoltarlo. E fare l'amore con chi hai voglia di fare l'amore"


Ferzan Ozpetek, Rosso Istanbul