lunedì 26 marzo 2012

Magnifica presenza - Magnifico Ozpetek

"La menzogna alle volte può essere convincente... la realtà lo è molto di più"


"Non ti svegliare. Finchè dormi sei il mio segreto. Da sveglio, sarai vero. E di tutti"


Il bagno turco (1997) - Harem Suare (1999) - Le fate ignoranti (2001) - La finestra di fronte (2003)
Cuore sacro (2005) - Saturno contro (2007) - Un giorno perfetto (2008) - Mine vaganti (2010)
Magnifica presenza (2012)


mercoledì 21 marzo 2012

Roberto Vecchioni - Ex Cathedra

'Ex Cathedra': una lezione-viaggio nella canzone d'amore

"Un mix fra reading e concerto, lo spettacolo ha come leitmotiv il ruolo della donna e la percezione dell’amore. Racconta l’animo umano e i suoi limiti, l’estasi e la sofferenza frutto di sentimenti autentici.
Il grande cantautore italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2011, sarà protagonista in una dimensione un po’ inedita, eppure fortemente legata alla sua biografia professionale: quella di studioso e docente di letteratura classica. Vecchioni, sulla scena da circa quarant’anni (di recente uscita l’ultimo album “I colori del buio”, antologia dei suoi maggiori successi), indaga la meravigliosa lirica amorosa che, da Saffo a Catullo ai poeti ellenisti, lo ha ispirato nelle sue canzoni in un excursus in cui ripropone, insieme alle letture poetiche, i suoi brani più famosi.
Uno spettacolo che lo stesso artista definisce 'spiccatamente colto, ma che nasce per avvicinare in particolare il pubblico giovane alla bellezza della classicità'. E aggiunge: 'Nell'antichità la donna è stata oggetto di misoginia, ma dietro le scelte di uomini potenti spesso c'erano grandi donne, le quali usavano bene il loro fascino seduttivo'.
Un eccezionale evento impreziosito dall’accompagnamento al pianoforte di Patrizio Fariselli, virtuoso del jazz e della musica popolare, già protagonista della storica formazione degli Area insieme al grande Demetrio Stratos, che proprio a Padova ha compiuto importanti ricerche in campo etnomusicologico e di estensione vocale."


"E non si è soli quando un altro ti ha lasciato,
si è soli se qualcuno non è mai venuto" (R. Vecchioni, L'ultimo spettacolo)

L'ultimo spettacolo
Aiace
La leggenda di Olaf
Gli uomini

"A me pare uguale agli dèi 
chi a te vicino così dolce 
suono ascolta mentre tu parli 
e ridi amorosamente. Subito a me 
il cuore si agita nel petto 
solo che appena ti veda, e la voce 
si perde nella lingua inerte. 
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, 
e ho buio negli occhi e il rombo 
del sangue nelle orecchie. 
E tutta in sudore e tremante 
come erba patita scoloro: 
e morte non pare lontana 
a me rapita di mente" (Saffo) 

La bellezza
Alessandro e il mare
Orfeo e Euridice
Il nostro amore
Samarcanda
Luci a San Siro
"Chi s'accorge che le cose lasciate
erano meglio di ciò che desidera,
torni indietro senza pensarci
e riprenda la sua vita di sempre" (Orazio Epistole I, 7)


photo by isi

venerdì 2 marzo 2012

Dialettica dell'immaginario

"Cosa ho davanti, non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.
Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino.........

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto.....
che pena...che nostalgia
non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia
A..Almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c'e' niente di strano ma non posso venire

Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo e ho detto "OLE'" sono perduto.

La notte sta morendo
ed e' cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me l' ho gia detto
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.

Lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e' sereno
Buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e così sia"

Lucio Dalla, Cara

giovedì 1 marzo 2012

E ricominciò il suo canto

Lucio Dalla 4-3-1943 / 1-3-2012

"...ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto 
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto"




ricordando Padova, 2 ottobre 2010

 

...e come sarebbe piaciuto, anche a te, essere lì con noi quella sera!  
ora, almeno, questa potrete cantarla assieme...

photo by isi