Ore 21.00 - Il concerto inizia, sotto un cielo che per tutto il giorno ha promesso una serata calda, da un paio d'ore è andato rannuvolandosi e solo da poco è iniziata una pioggia fine e pungente. Ma forse smette... dai che smette!
Ore 21.30 - Dopo aver cantato le prime canzoni sotto una pioggia che via via si è fatta torrenziale, Lorenzo dichiara la sospensione temporanea del concerto, in attesa di vedere come si mette la serata.
Che si fa? si va, si resta? la pioggia è forte, aspettiamo, tanto per arrivare alle navette per la città ci laveremmo... aspettiamo... magari... magari smette, no?
Il prato si svuota, ormai è un grande lago. Quanti erano nel prato si riparano sulle tribune, sotto gli ingressi. Si attende, sempre più scorati: la pioggia non smette, gli annunci tardano perché - scopriremo nei giorni successivi - gli altoparlanti non funzionano, tutto l'impianto elettrico e audio è compromesso.
Restiamo qui, dai... c'è anche Morandi, poco sopra di noi, come non cantare Scende la pioggia?
Ore 23.30 - La pioggia è scemata. Escono. Sì escono, hanno rimontato gli strumenti, il concerto riprende! un po' freddo, all'inizio: siamo stanchi, infreddoliti, le ossa rotte dall'umido, l'animo compromesso dalla lunga attesa e da questa serata che...
Che è magnifica! perché lui è bravo, lui è un professionista: voce e strumenti e tanta grinta - gli effetti speciali non si possono usare, lo schermo é andato, l'impianto audio gracchia e fischia - e alla terza canzone il pubblico è riconquistato. In piedi, a cantare a saltare.
Per fare di una serata rovinata una grande serata, ci vuole pioggia vento e sangue nelle vene!
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